Muira Puama: Migliora l'Erezione?

Generalità

Le proprietà toniche e rinvigorenti della Muira Puama erano già note da secoli alle tribù indigene della foresta amazzonica brasiliana, che ne masticavano le radici e la corteccia.
Questa pianta, nota anche come Ptychopetalum ovata o albero della potenza, è stata utilizzata per secoli come rinvigorente, tonico, energizzante e come rimedio per dolori neuromuscolari e patologie gastro-enteriche.
Arrivata nel vecchio continente in età coloniale, le proprietà della Muira Puama sono state gradualmente riconosciute anche dalla medicina moderna ed ufficiale, che ne ha identificato i principi attivi.
Nonostante i numerosi lavori effettuati in merito, al momento è difficile attribuire le proprietà di questa pianta ad un singolo principio attivo, che sembrerebbero invece ricondursi al fitocomplesso costituito da acidi grassi, oli essenziali, fitosteroli, terpeni ed alcaloidi.

Proprietà biologiche della Muira Puama

Non è semplice, soprattutto alla luce dei numerosissimi e talvolta contradditori studi pubblicati, identificare tutte le proprietà biologiche e cliniche della Muira Puama.
Tuttavia da un attenta rilettura della letteratura emergerebbero:

  • Proprietà neuroprotettive e neuroregolatorie;
  • Proprietà antiossidanti;
  • Proprietà epatoprotettive;
  • Proprietà energizzanti e tonico-rinvigorenti.

L'assenza di trial clinici adeguati, non consente tuttavia di chiarire al meglio il peso di queste proprietà in ambito clinico, terapeutico e preventivo.

Muira Puama e funzione sessuale

Negli ultimi anni la Muira Puama è rientrata nella formulazione di integratori alimentari destinati al miglioramento delle proprietà sessuali.
Questo particolare campo d'impiego, sarebbe giustificato dalla presenza di alcuni studi particolarmente interessanti.
Da alcune evidenze sperimentali e da un dettagliato trial clinico, emergerebbe la capacità della Muira Puama, in associazione ad altri estratti vegetali ed ad alcuni aminoacidi come la Citrullina, di:

  • Migliorare la funzione erettile, proteggendo la vascolarizzazione intracavernosa. Più precisamente l'uso di questi estratti avrebbe determinato in ratti un incremento del flusso vascolare intracavernoso, un miglioramento della funzionalità muscolare vascolare, una riduzione della sostituzione di tessuto muscolare peri-vascolare con collagene ed un conseguente miglioramento funzionale.
  • Ridurre la disfuzione sessuale in donne in fase pre e post-climaterica. Secondo questo trial clinico, condotto su oltre 200 donne affette da disfunzione sessuale, l'assunzione orale di Muira Puama potrebbe aumentare il desiderio sessuale, il numero di rapporti intercorsi, l'intensità del rapporto, la soddisfazione del rapporto sessuale e l'intensità dell'orgasmo.

Alla luce di questi studi, seppur ancora numericamente poco rilevanti, la Muira Puama sembrerebbe efficace nella gestione dei disturbi della sfera sessuale.

Dosi e Modo d'uso

Come usare la Muira Puama nella gestione della disfunzione erettile e dei disturbi della sfera sessuale

Al momento, data anche l'assenza di adeguati studi di farmacocinetica, non è nota una dose di Muira Puama o dei suoi principi attivi efficace, riproducibile e sicura.
Sarebbe inoltre utile ribadire come l'efficacia di questa pianta, nella gestione dei disturbi della sfera sessuale, sembrerebbe associarsi alla contestuale assunzione di altri estratti vegetali e di Citrullina.

Effetti Collaterali

L'uso di Muira Puama si è rivelato generalmente sicuro e ben tollerato.
Tuttavia alla luce delle proprietà simpaticomimetiche di questa pianta, non sarebbero da escludere, soprattutto in soggetti predisposti, eventuali picchi ipertensivi o turbe dell'umore.

Precauzioni e controindicazioni

Lo scarso numero di trial clinici pubblicati non consente di comprendere a pieno i potenziali rischi e le relative controindicazioni all'uso della Muira Puama.
Tuttavia considerando le proprietà biologiche di questa pianta sarebbe opportuno prestare la massima cautela, richiedendo la stretta supervisione medica, in caso di:

  • Terapie farmacologiche con anticoagulanti:
  • Terapie con psico-farmaci;
  • Allergie;
  • Ipertensione e patologie cardiovascolari.

Inoltre, data l'assenza di studi a riguardo, si consiglia caldamente di evitare l'assunzione di questa pianta durante la gravidanza e nel successivo periodo di allattamento al seno.


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