Adipometria
Introduzione
Lo studio della composizione corporea rimane oggi ancora un campo di indagine particolarmente interessante per le sue potenzialità sia in ambito clinico che sportivo.
Tralasciando metodi gold-standard e potenzialmente invasivi come la DEXA è possibile oggi avvalersi nella abitudinaria routine di tecniche di indagine non invasive, accurate ed altamente riproducibili.
Tra le più utilizzate, come già descritto in un precedente articolo, è possibile sicuramente annoverare la Bioimpedenziometria, mentre tra le tecniche di valutazione corporea nascenti e potenzialmente rivoluzionarie è doveroso invece descrivere l'Adipometria.
Adipometria :principi di base della tecnica
Tecniche ad ultrasuoni come la A-Mode sono state già impiegate in letteratura nel descrivere, sulla scia del modello plicometrico, variazioni accurate delle percentuali di massa grassa corporea.
Esistono infatti diversi lavori nei quali tale metodica è stata comparata e tecniche più costose ed invasive come la DEXA ottenendo risultati particolarmente rassicuranti.
Sulla scia di questi lavori negli Stati Uniti per la prima volta è stata realizzata una sonda ecografica portatile in grado di studiare le variazioni del tessuto adiposo sottocutaneo.
L'Adipometria quindi, utilizzando proprio il principio dell'ecografia A mode, è in grado di studiare ecograficamente il tessuto adiposo sottocutaneo ed il tessuto muscolare.
Più precisamente, quando il fascio di ultrasuoni impatterà contro l'interfaccia tessuto adiposo-tessuto muscolare o tessuto muscolare-tessuto muscolare o tessuto muscolare-tessuto osseo, verrà riflesso colpendo il trasduttore ed originando un picco, eventualmente tradotto in un immagine.
Vantaggi
L'Adipometria o stratigrafia dinamica presenta alcune peculiarità di particolare interesse, che ne fanno una tecnica vantaggiosa sotto diversi punti di vista.
I punti forte sarebbero:
- Accurata misurazione degli spessori, risultando pertanto più precisa rispetto tecniche di valutazione comunemente utilizzate come la plicometria;
- Riduzione dell'errore di stima delle percentuali di massa grassa;
- Valutazione qualitativa del tessuto adiposo con possibilità di distinguere quindi il tessuto adiposo sottocutaneo superficiale da quello profondo con le relative ripercussioni metaboliche e nutrizionali;
- Valutazione degli spessori muscolari, particolarmente prezioso nella fasi di riabilitazione o nella valutazione della gravità della sarcopenia.
L'esame Adipometrico
L'esame Adipometrico è sovrapponibile in tutto ad una comune ecografia rivelandosi pertanto non dolorosa, non invasiva, rapida e precisa.
In pochi minuti infatti sarà possibile reperire tutte le immagini necessarie e stimare gli spessori.
I punti di repere verranno scelti dall'operatore a seconda delle necessità dell'utente.
In linea di massima le regioni più studiate per un attenta valutazione muscolare ed adiposa sono:
- Retto dell'addome;
- Regione addominale;
- Bicipite;
- Tricipite;
- Coscia;
- Petto.
L'immagine
L'Adipometria e la stratigrafia dinamica sono divenute celebri soprattutto per la possibilità di ottenere un immagine dell'area sottoposta a valutazione.
Questo tipo di esame permetterebbe infatti non solo di definire con accuratezza gli spessori adiposi e muscolari, bensì di ottenere un immagine rappresentativa e quindi di definire qualitativamente le strutture esaminate.
In questa immagine infatti, rappresentativa dell'area del retto dell'addome, sarebbe possibile apprezzare non solo gli spessori del tessuto adiposo e di quello muscolare ma distinguere un adipe superficiale, generalmente più scuro ed ipoecogeno da un tessuto adiposo sottocutaneo profondo caratterizzato da un'architettura più strutturata e da una maggiore ecogenicità.
Questo tipo di valutazione quindi potrebbe guidare il professionista verso una corretta interpretazione del risultato nonché verso una scelta più adeguata del percorso nutrizionale da intraprendere.