Glutatione e sport: Effetti Biologici e Benefici
Caratteristiche biologiche
L'azione deleteria dei Radicali Liberi dell'Ossigeno sulle strutture muscolari, il ruolo degli antiossidanti nel miglioramento della performance, la possibilità di utilizzare antiossidanti esogeni nei protocolli di integrazione nutrizionale sono alcuni degli argomenti più dibattuti in ambito sportivo.
E' noto infatti come l'esercizio fisico, soprattutto se condotto ad alta intensità o prolungato per tempi particolarmente estesi, costituisca una delle principali fonti di radicali liberi dell'ossigeno.
Gli stessi, secondo alcuni autori, potrebbero ledere le strutture cellulari e muscolari contribuendo non solo ad un peggioramento della performance atletica, ma anche ad un aggravamento del quadro clinico con un aumentato rischio di infortuni.
In questo contesto quindi, la modulazione dello stress ossidativo potrebbe rivelarsi un arma preziosa nelle mani dell'atleta.
Ruolo biologico
Il Glutatione è un tripeptide costituito da Glutammato, Cistina e Glicina, sintetizzato prevalentemente al livello epatico ed ampiamente distribuito in tutte le cellule dell'organismo umano.
Direttamente coinvolto nel controllo dei processi di ossido-riduzione il Glutatione è presente sia in forma ossidata che ridotta, modulando adeguatamente il proprio stato in base alle necessità biologiche.
Più precisamente la forma ridotta è in grado di interagire direttamente con le specie reattive dell'ossigeno, ossidandosi e risparmiando così le strutture cellulari dai cambiamenti strutturali e funzionali indotti dagli stessi ossidanti.
Biologicamente e clinicamente il Glutatione si è rivelato utile nel:
- Prevenire e trattare patologie ossidative dell'occhio come la cataratta ed il glaucoma;
- Preservare l'integrità delle strutture vascolari, riducendo il rischio di complicanze aterosclerotiche;
- Ridurre le concentrazioni di Colesterolo LDL ossidato, elemento fortemente ossidante;
- Migliorare la funzionalità nervosa in patologie come il Parkinson e l'Alzheimer;
- Preservare la corretta funzionalità del sistema immunitario;
- Preservare la funzionalità dell'apparato respiratorio in corso di patologie;
- Migliorare la funzionalità cellulare durante chemioterapie e in caso di patologie oncologiche;
- Sostenere la qualità del seme e le capacità riproduttive.
Glutatione e sport
Dopo aver considerato l'attività fisica, soprattutto di tipo aerobico, come un importante fonte di specie reattive dell'ossigeno è facilmente immaginabile come la stessa determini delle variazioni sensibili sullo stato di ossidazione corporeo e sul pull di antiossidanti endogeni.
Diversi studi infatti, valutando gli effetti dell'esercizio fisico sul complessivo stato di salute dell'atleta, descriverebbero una riduzione delle concentrazioni plasmatiche e tessutali del Glutatione nonché un incremento della forma ossidata rispetto quella ridotta.
Queste evidenze suggerirebbero quindi un ruolo attivo del Glutatione nel metabolismo energetico aerobico muscolare.
Nonostante l'importanza, almeno teorica, del Glutatione nell'economia della salute muscolare, per molti anni l'integrazione con questo tripeptide è stata sottovalutata soprattutto per le poco caratterizzate proprietà farmacocinetiche.
Più recentemente tuttavia diversi autori avrebbero dimostrato come l'assunzione orale di Gutatione potesse determinare un incremento significativo delle concentrazioni plasmatiche dello stesso tripeptide, ipotizzando pertanto un assorbimento tal quale della stessa molecola.
Queste evidenze hanno aperto le porte all'uso del Glutatione come supplemento nutrizionale, anche in ambito sportivo.
Studi successivi infatti avrebbero dimostrato l'utilità del Glutatione nel:
- Sostenere le difese antiossidanti dell'atleta;
- Ridurre le concentrazioni di marcatori del danno muscolare post work-out;
- Migliorare la performance aerobica;
- Ridurre il rischio di infortuni.
Modalità d'uso
Come precedentemente accennato l'integrazione orale con Glutatione è stata per molti anni accantonata, vista l'attività idrolitica esercitata da alcuni enzimi espressi al livello intestinale.
Solo l'anno scorso lo studio di Kovacs-Nolan J., dimostrando la capacità del Glutatione di attraversare intatto la barriera intestinale, ha permesso una rivalutazione della supplementazione orale con questo tripeptide.
Questo enorme gap temporale ha lasciato alcune lacune come quelle relative alla definizione dei dosaggi.
Attualmente il più utilizzo è quello dei 250 mg giornalieri, seppur ancora troppo scarse sono le informazioni a riguardo.
Effetti collaterali
L'uso di Glutatione si è rivelato generalmente sicuro e privo di effetti collaterali, se effettuato secondo le opportune indicazioni.
Tuttavia non esistono studi soddisfacenti in grado di caratterizzare il profilo di sicurezza di questa supplementazione in corso di gravidanza o allattamento al seno.
Condizioni che pertanto risultano generali controindicazioni all'uso di Glutatione.
Si raccomanda di consultare il proprio medico qualora il protocollo integrativo richieda tempistiche superiori alle 6 / 8 settimane.
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