Fruttosio | Proprietà, Benefici e Usi nello Sport
Proprietà e Benefici
Esistono evidenze scientifiche secondo le quali l'assunzione di fruttosio in sostituzione dello zucchero da tavola (saccarosio) può risultare utile per:
- prevenire la carie dentale;
- ridurre l'apporto di calorie e zuccheri semplici, diminuendo il rischio di sviluppare sovrappeso, obesità e condizioni correlate (incluso il diabete);
- mantenere stabili i livelli di glucosio nel sangue, senza picchi glicemici ed insulinemici; tale effetto risulta particolarmente utile in presenza di insulino-resistenza e diabete conclamato;
- si consiglia di contenere comunque l'apporto quotidiano complessivo di fruttosio a non più di 40 g al giorno, onde evitare il vanificarsi dei suddetti effetti positivi in ottica salutistica
Informazioni generali
Il fruttosio, comunemente definito zucchero della frutta, è monosaccaride chetonico, strutturalmente e metabolicamente differente dal glucosio, con il quale si combina a formare il saccarosio, altrimenti noto con il nome di zucchero da cucina.
La differente struttura chimica, nonostante la formula bruta risulti identica a quella del glucosio, ne influenza profondamente le caratteristiche metaboliche donandogli :
- Un elevato potere dolcificante : superiore del 33 % a quello del comune zucchero da cucina;
- Un basso indice glicemico : circa mezzo rispetto quello del glucosio.
Quest'ultimo punto in particolare rappresenterebbe un importante vantaggio dal punto di vista dietetico, consentendo così un miglior controllo dell'equilibrio ormonale e soprattutto di quello insulinico, particolarmente utile in corso di patologie metaboliche come il diabete.
Tuttavia nonostante la suddetta proprietà, il particolare destino metabolico di questo zucchero, rende il fruttosio un'arma a doppio taglio.
Assunto per via orale, viene assorbito al livello intestinale e distribuito prevalentemente al fegato, ed in minima parte al tessuto muscolare scheletrico e cardiaco oltre che a quello adiposo.
In base allo stato nutrizionale del soggetto il fruttosio potrà entrare in differenti vie metaboliche quali :
- Glicolisi : fornendo intermedi metabolici in grado di aumentare lo stato energetico basale della cellula e predisponendola alla successiva fase;
- Lipogenesi : l'incremento di Acetil Co-A indotto dal fruttosio, e sostenuto dalla capacità di saltare alcuni meccanismi di regolazione metabolica, costituisce il passo verso la sintesi di acidi grassi e trigliceridi che verranno quindi cosi rilasciati in circolo;
- Glicogenosintesi : incrementando le riserve epatiche di glicogeno.
Come in ogni cosa, anche in questo caso, solamente il consumo equilibrato di fruttosio sembra minimizzare gli effetti metabolicamente pericolosi, potenziando invece quelli dietoterapici.
Il duplice ruolo del fruttosio
I numerosissimi studi presenti in letteratura sugli effetti metabolici del fruttosio mostrano come questo zucchero possa giocare il ruolo del cattivo o del salvatore a seconda delle quantità utilizzate.
Dosaggi elevati, generalmente superiori ai 40 gr giornalieri, sono stati infatti associati a :
- Ipertrigliceridemia e aumento del rischio cardiovascolare, tanto da rappresentare un potenziale target terapeutico per le patologie dislipidemiche;
- Steatosi epatica e patologie correlate;
- Incremento ponderale e sovrappeso;
- Alterato controllo glicemico e metabolico;
- Insorgenza di patologie cardio-renali.
Al contrario il corretto consumo di fruttosio , che non dovrebbe superare il 10-15% del complessivo introito calorico giornaliero ha garantito :
- Un miglior controllo della glicemia a digiuno e post-prandiale;
- Una maggior efficacia dell'attività insulinica;
- Una più efficace ossidazione dei carboidrati durante la prestazione atletica, migliorando cosi sia il rendimento energetico che la performance;
- Un miglioramento della fase di recupero post work-out, promuovendo una più efficace glicogeno sintesi.
Fruttosio ed appetito
Già nei tempi più antichi, l'esperienza pratica aveva dimostrato come il consumo di frutta prima dei pasti potesse incrementare l'appetito in pazienti inappetenti, facilitando il consumo di maggiori quantità di alimenti.
La moderna scienza ha abbinato a questa indicazione puramente empirica, una base razionale, strettamente correlata agli effetti metabolici del fruttosio.
Questo zucchero infatti, mantenendo costante la secrezione di insulina e riducendo al contempo quella di leptina, ormoni fondamentali nella regolazione appetito/sazietà agendo su neuroni in grado di secernere sostanze oressigene, aumenta la sensazione di appetito promuovendo un maggior introito calorico ed un conseguente incremento ponderale.
Modalità d'uso
Il fruttosio in polvere, polvere biancastra inodore, può essere utilizzata in sostituzione del saccarosio, rispettando le indicazioni che prevedono il consumo massimo entro il 10-15% del totale introito calorico.
Effetti Collaterali
Ad eccezione dei pazienti affetti da intolleranza al fruttosio, non è possibile definire degli effetti collaterali replicabili legati al consumo di fruttosio.
Dalla letteratura emerge come siano le quantità complessivamente utilizzate di questo zucchero a determinarne gli effetti collaterali precedentemente descritti, quindi vale sicuramente l'ipotesi generale che è la dose a fare il veleno.
Questi prodotti non devono essere intesi come sostituiti di una dieta varia ed equilibrata.
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