Curcumina - Efficacia contro Artrosi e Dolore
Caratteristiche biologiche della curcumina
Nella vastissima famiglia dei curcuminoidi, polifenoli vegetali presenti negli alimenti e nelle piante di colore giallo-arancio, è possibile identificare un capostipite, noto come curcumina, dotato di spiccate proprietà fitoterapiche e organolettiche.
Più precisamente, la curcumina è un pigmento di colore giallo estratto dalla Curcuma longa; molto presente in spezie come il curry e lo zafferano, la curcuma è impiegata sia in ambito culinario e alimentare che fitoterapico e clinico.
Da sempre valorizzata nella medicina ayurvedica, la curcumina ha raggiunto dignità di nutraceutico solamente negli ultimi anni, grazie all'imponente mole di lavori scientifici pubblicati a riguardo.
Il mercato degli integratori si è quindi arricchito di supplementi a base di curcumina, solamente negli ultimi anni.
Indicazioni all'uso di integratori di curcumina
Considerando l'attività biologica della curcumina - particolarmente preziosa nel modulare l'espressione di geni coinvolti nella regolazione del ciclo cellulare, nonché nella sintesi di mediatori della flogosi - gli integratori a base di questa molecola sono impiegati:
- Nel trattamento e nella gestione delle patologie ossidative;
- Nel trattamento e nella terapia delle patologie infiammatorie;
- Nel trattamento e nella prevenzione delle patologie neurodegenerative;
- Nel trattamento delle patologie dell'invecchiamento come l'artrosi.
Curcumina e artrosi: evidenze e utilità
La curcumina è impiegata con enorme successo nel trattamento e nella gestione integrata dell'artrosi e del dolore articolare.
La patologia artrosica è infatti una patologia degenerativa, caratterizzata da un progressivo deterioramento delle strutture articolari (cartilagine e capi ossei compresi), sostenuta dalla persistente presenza di stimoli infiammatori.
Il dolore articolare costante, la rigidità e la progressiva perdita di mobilità articolare, nonché la comparsa di deformità a livello delle articolazioni colpite, sono le principali caratteristiche di questa patologia.
La curcumina si inserisce perfettamente in questo scenario, coadiuvando anche gli effetti della terapia farmacologica classica e intervenendo proprio sui meccanismi patogenici che lo alimentano.
Infatti, l'impiego costante di curcumina potrebbe:
- Spegnere l'espressione di geni coinvolti nella produzione di citochine infiammatorie;
- Ridurre il microambiente infiammatorio presente in corso di artrosi;
- Ridurre il dolore articolare e quindi il ricorso all'uso di farmaci antinfiammatori;
- Prevenire la degenerazione cartilaginea, contrastando gli effetti lesivi delle specie reattive dell'ossigeno;
- Sostenere l'attività biosintetica dei fibroblasti e dei condrociti, permettendo un adeguato turn-over proteico;
- Migliorare la mobilità articolare, misurata attraverso specifiche scale di valutazione.
Tutti questi eventi si tradurrebbero, evidentemente, in un netto miglioramento della qualità di vita del paziente affetto da artrosi.
Modalità d'impiego
Al fine di ottimizzare la biodisponibilità e l'assorbimento intestinale di curcumina, sarebbe preferibile assumere questi integratori frazionati nell'arco della giornata.
Più precisamente, considerando l'emivita della curcumina compresa tra le 2 e le 8 ore post-assunzione, si consiglia di suddividere il dosaggio giornaliero, generalmente di 800 mg, in almeno 3 assunzioni.
Per migliorarne l'assorbimento si potrebbe assumere la curcumina contestualmente alla piperidina, in grado di promuoverne l'assorbimento intestinale.
Sempre a tal proposito è possibile reperire in commercio integratori di curcumina già arricchiti di piperidina, piuttosto che integratori di curcumina veicolati a fosfolipidi o fitosomi.
Controindicazioni e avvertenze
L'uso di integratori di curcumina è controindicato in caso di litiasi biliare o patologie ostruttive biliari, durante la gravidanza e l'allattamento e in presenza di terapie antiaggreganti e anticoagulanti.
L'uso di curcumina in pazienti allergici potrebbe facilitare l'insorgenza di reazioni avverse di natura allergologica.
Dolori addominali, pirosi gastrica, dispepsia, nausea e vomito sono invece gli effetti collaterali più frequentemente osservati in seguito all'uso di integratori di curcumina.
I suddetti effetti risultano tuttavia di modesta entità clinica e assolutamente transitori.
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