Coenzima Q10: antiossidante utile nello sport
Introduzione
Le modificazioni metaboliche e anatomiche muscolari che accorrono durante l'esercizio fisico intenso costituiscono uno dei principali fattori coinvolti nei meccanismi lesivi legati allo stress ossidativo.
L'elevato consumo di ossigeno, l'iperattività mitocondriale, le variazioni del rapporto capillare/fibra, la periodica condizione di ischemia/riperfusione sono solo alcuni degli eventi biochimici responsabili della produzione di radicali liberi dell'ossigeno.
Queste specie, note per l'elevata reattività, potrebbero interagire con le macromolecole biologiche, determinando l'insorgenza di modificazioni strutturali e funzionali.
Negli ultimi anni diversi studi hanno dimostrato come proprio questi cambiamenti costituiscano la base molecolare di eventi avversi quali: overtraining, declino delle difese immunitarie, rapido calo della performance ed infortuni.
Il controllo dello stress ossidativo legato all'esercizio fisico intenso, potrebbe quindi costituire una valida strategia supplementativa nelle mani dell'atleta e del professionista della salute.
E' stata ampiamente dimostrata al giorno d'oggi l'efficacia protettiva di antiossidanti come la Vitamina C, la Vitamina E, la Vitamina A, l'Acido alfa Lipoico, il Glutatione ed il Coenzima Q10.
Il Coenzima Q10
Il Coenzima Q10 è un membro della famiglia degli Ubichinoni, presente in tutte le cellule dell'organismo umano e fortunatamente sintetizzato dalle stesse in quantità adeguate.
La sua natura, fortemente lipofila, permette al Coenzima Q10 di concentrarsi in tutte le membrane biologiche ed in particolare al livello mitocondriale, intervenendo in numerose reazioni biologiche.
Al Coenzima Q10 infatti si attribuiscono:
- Attività ergogeniche, rientrando nel trasferimento degli elettroni della catena mitocondriale e nella sintesi di ATP;
- Attività cataboliche, importanti nel sostenere l'attività degradativa dei lisosomi;
- Attività antiossidanti, efficaci nel proteggere le macromolecole dalle modificazioni strutturali e funzionali indotte dalle specie reattive dell'ossigeno.
Tutte queste funzioni potrebbero consentire al Coenzima Q10 di intervenire direttamente nella prevenzione e nel trattamento di vari stati morbosi quali ipertensione, patologie cardiovascolari, cancro, aging, patologie neurologiche e metaboliche stress correlate.
Coenzima Q10 e sport
L'uso del Coenzima Q10 in ambito sportivo è stato ampiamente rivalutato negli ultimi anni come evidenziato dal crescente numero di studi.
L'identificazione delle conseguenze ossidative ed infiammatorie post work-out sulla salute muscolo-tendinea ed immunologica ha aperto la scia alla sperimentazione in ambito sportivo di molecole antiossidanti tra le quali il Coenzima Q10.
Questo, secondo diversi autori, si sarebbe difatti rilevato utile nel modulare l'espressione di citochine infiammatorie, come l'IL-6 ed il TNF alfa, indotta dall'esercizio fisico intenso.
Dagli studi più recenti, infatti, emergerebbe l'utilità dell'integrazione post-allenamento, con Coenzima Q10 a 5mg per Kg di peso corporeo, nel controllare, nelle successive 24-48 ore, la secrezione di mediatori della flogosi ed il conseguente danno istologico e biochimico a carico dell'apparato muscolo-scheletrico.
Condizione testimoniata anche dalla riduzione delle concentrazioni ematiche di lattato deidrogenasi e creatin-kinasi, utilizzate come marcatori di danno muscolare.
Interessanti riscontri si sarebbero inoltre osservati anche sulla funzionalità del sistema immunitario sottoposto ad esercizio fisico intenso.
E' noto infatti come l'esercizio intenso possa alterare la normale attività del sistema immunitario, aumentando sensibilmente il rischio di overtraining.
In un recente lavoro la supplementazione con Ubichinone avrebbe modulato l'attività della componente leucocitaria, controllando il richiamo in sede muscolare di elementi della flogosi, ed al contempo regolando i normali rapporti leucocitari.
Il tutto si sarebbe rivelato utile nel ridurre l'incidenza di overtraining ed il conseguente calo della performance atletica.
Nonostante la maggior parte degli studi sia orientata verso lo studio degli effetti preventivi del Coenzima Q10 sullo stress ossidativo ed infiammatorio nell'atleta, non mancano in letteratura evidenze relative all'efficacia metabolica di tale supplementazione.
Secondo un recente studio, datato 2012, l'integrazione con Coenzima Q10 garantirebbe un miglioramento apprezzabile del metabolismo ossidativo, permettendo una migliore resa energetica e pertanto capacità performanti migliori.
Questi dati, attualmente osservati su modelli in vitro e su piccole cavie da laboratorio, se confermati anche in trial clinici, potrebbero aprire le porte all'utilizzo del Coenzima Q10 come valido supplemento ergogenico, rivoluzionando l'attuale panorama scientifico.
Modalità d'uso
Nonostante non vi siano dosaggi standardizzati, in alcuni studi già l'utilizzo di 100-150 mg di Coenzima Q10 al giorno per 3-8 settimane avrebbe garantito un sensibile miglioramento delle prestazioni atletiche sia sui tempi che sui carichi di esercizio, in soggetti sani ed allenati.
Dosaggi superiori, pari circa a 300 mg/die, si sarebbero invece rivelati efficaci nel modulare la produzione di citochine infiammatorie post work-out riducendo così gli effetti lesivi dell'esercizio fisico intenso sulla salute muscolare.
Questo range quindi potrebbe essere preso in considerazione nella pratica supplementativa sportiva.
Interessanti sarebbero anche gli effetti sinergici osservati con l'assunzione contestuale di altri antiossidanti.
Precauzioni d'impiego
Non esistono attualmente segnalazioni di effetti collaterali clinicamente rilevanti per dosaggi di Coenzima Q10 entro il grammo giornaliero.
Crampi addominali, nausea, diarrea, inappetenza, pirosi gastrica sarebbero invece le reazioni avverse più frequenti osservate anche a dosaggi ridotti.
La suddivisione della dose giornaliera in più assunzioni da 100 mg potrebbe limitare sensibilmente l'incidenza dei suddetti effetti.
Date le possibili interazioni farmacologiche e l'assenza di studi sarebbe preferibile evitare l'uso di Coenzima Q10 contestualmente a terapie farmacologiche piuttosto che durante la gravidanza o l'allattamento al seno.
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