L'ormone che stimola l'appetito
(traduzione di Alessandro Locati)
Nell'edizione del 20 febbraio 2003 del "Journal Neuron" alcuni ricercatori dell'Oregon Health & Science University (OHSU) hanno pubblicato i risultati di alcune ricerche che sembrano confermare l'esistenza di un ormone chiave coinvolto nel controllo dell'appetito. Gli scienziati hanno dimostrato che l'ormone, chiamato Grelina ("ghrelin"), attiva i neuroni che nell'ipotalamo sono specializzati nella regolazione del peso.
I ricercatori ritengono che questa recente scoperta possa risultare utile allo sviluppo di nuovi farmaci capaci di stimolare l'appetito nei pazienti che hanno subito una forte perdita di peso come conseguenza di una malattia, e di favorire l'aumento del peso nei bambini che soffrono di ritardo dello sviluppo fisico (quelli che si sviluppano ad un ritmo notevolmente inferiore della media). Naturalmente potrebbero anche essere sviluppati nuovi farmaci che potrebbero limitare la produzione dell'ormone avendo come effetto la riduzione dell'appetito al fine di curare i difficili casi di obesità.
La Grelina è un ormone prodotto nello stomaco con la capacità di stimolare l'appetito una volta introdotto nelle cellule del cervello specializzate nella regolazione del peso (dette neuropeptidi neuroni Y).
Michael Cowley, ricercatore del dipartimento di neuroscienze dell'università Statunitense, spiega che "quando i livelli di Grelina vengono aumentati per un periodo di tempo abbastanza lungo, nei topi il peso aumenta.... Sia nei topi che negli esseri umani i livelli di Grelina aumentano in modo naturale in risposta ad una perdita del peso o ad un ridotto apporto calorico.... Come osservato nelle ricerche l'ormone diminuisce in risposta all'ingestione di cibo.... tutto ciò contribuisce a chiarire il meccanismo naturale con cui l'organismo segnala al cervello quando è ora di mangiare e quando è ora di smettere"
Per studiare gli effetti della Grelina sul cervello, gli scienziati ricercatori Cowley, Roger Cone, Ph.D., e Malcolm Low, M.D., Ph.D del OHSU hanno usato un metodo mai usato prima, consistente nella marcatura di una proteina (resa fluorescente) al fine di evidenziare determinati neuroni e renderli distinguibili dagli altri presenti nel cervello. Una volta individuati i neuroni ne hanno studiato l'attività mediante l'applicazione di elettrodi e la registrazione delle rispettive attività elettriche in risposta alla presenza o assenza di Grelina. Si è così giunti alla
Il gruppo di ricerca ha inoltre localizzato una nuova fonte per produzione della Grelina nel corpo. Il luogo è situato in una sezione dell'ipotalamo a cui precedentemente non era attribuita nessuna funzione.
Roger Cone si auspica "che in futuro la ricerca possa giungere a distinguere tra la produzione di Grelina da parte del cervello e quella da parte dello stomaco, in modo da poter comprendere meglio i meccanismi di regolazione del peso corporeo e la conseguente omeostasi energetica (relativa all'utilizzo delle riserve energetiche immagazzinate)".
Questi risultati sono successivi ad uno studio pubblicato nel mese di agosto del 2002 che aveva identificato e caratterizzato il peptide periferico YY (PYY) dell'ormone. PYY sembra avere un effetto opposto a quella della Grelina - riducendo l'appetito invece che aumentandolo. I ricercatori dell'OHSU ed i loro collaboratori hanno osservato che introducendo PYY nel corso ematico sia degli esseri umani che dei topi, si poteva rilevare un calo provvisorio, ma tangibile dell'appetito.
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Roger D. Cone, Ph.D., assistant professor of cell and developmental biology in the OHSU School of Medicine, and a senior scientist in the Vollum Institute
Michael A. Cowley, Ph.D., assistant professor of physiology and pharmacology in the OHSU School of Medicine, and an assistant scientist in the Division of Neuroscience at the OHSU Oregon National Primate Research Center
Malcolm J. Low, M.D., Ph.D., professor of behavioral neuroscience in the OHSU School of Medicine, and a scientist in the Vollum Institute
OHSU, News and Information 20-febbraio-2003