Il Principio della gestione del tempo nella durata dell'allenamento per la massa muscolare
Un aspetto importante inerente la gestione del tempo durante una seduta di allenamento in palestra riguarda il concetto della reale durata temporale di una sessione.
La durata dell'allenamento potrebbe essere infatti definita meglio pensando all'intervallo che intercorre tra l'inizio dell'allenamento e la fine dello stesso, senza includere nel tempo totale il riscaldamento iniziale, lo stretching e la decompressione finale.
Una moderna tendenza nel mondo del Bodybuilding per la ricerca e lo sviluppo della forza e della massa muscolare tende ad enfatizzare la durata degli allenamenti proponendo delle sedute molto intense ma anche molto brevi.
Sembra che questo tipo di allenamento infatti possa evitare quella probabile sofferenza ormonale che si instaura a scapito della crescita muscolare circa 60 minuti dopo l'inizio di un intensa seduta in palestra, quando pare che i livelli degli ormoni androgeni come il testosterone diventino rapidamente decrescenti favorendo l'aumento delle sostanze catabolizzanti come il cortisolo.
Sarebbe quindi di buon auspicio per evitare l'insorgenza di questi effetti limitanti per il nostro scopo, programmare degli allenamenti particolarmente efficaci valorizzando l'aspetto intensità delle sedute in palestra piuttosto che il volume di lavoro eseguito, che probabilmente potrebbe influenzare il tempo totale del nostro allenamento portandoci di conseguenza in quella condizione sfavorevole per la reale crescita muscolare.
Infatti se ci allenassimo con un volume di allenamento molto alto e quindi con sedute in palestra particolarmente lunghe sicuramente l'intensità espressa che è inversamente proporzionale al primo fattore, sarebbe con ogni probabilità molto bassa rallentando sicuramente tutti i nostri possibili progressi.
Visto la grande mole di informazioni esistenti inerenti il bodybuilding sarebbe quindi assurdo formulare delle routine di allenamento inefficienti e inadatte proponendo delle schede infinite, distruggenti e sicuramente poco produttive.
Rimane quindi di fondamentale importanza gestire in modo idoneo e corretto tutti i parametri che costituiscono le basi necessarie per impostare una proficua seduta di allenamento perciò; le serie, le ripetizioni, le pause, i tempi di recupero, la frequenza, la durata ed il volume di allenamento sono necessariamente da valutare con osservanza delle regole per incrementare costantemente la capacità del nostro corpo di reagire positivamente agli stimoli esterni permettendogli anche di recuperare tutte le energie perse per migliorare in modo costante e continuo la forza e la massa muscolare.
Trascurare il rispetto di queste regole o anche solamente di alcune produrrà una mancanza di progressione e di recupero (neuro-muscolare), che porterà il corpo in una condizione fisica generale di superallenamento.
Si arriverà inesorabilmente quindi a perdere forza e massa muscolare ritrovandosi con una serie di segnali e di disturbi psico-fisici, che fermeranno per lungo tempo i nostri progressi in palestra.
Rimane logico perciò infine cercare di valutare attraverso ogni sensazione possibile che insorge nel nostro corpo e imparando perfettamente a gestire in modo idoneo e corretto tutti gli aspetti che riguardano i nostri mezzi neurali, ormonali e volendo anche biochimici la via migliore per formulare un programma di lavoro specifico e sempre produttivo evitando in tal modo costantemente il verificarsi di tutti quegli stati di stress generali e dei suoi molteplici effetti negativi che portano spesso ad un esaurimento globale e ad un insorgenza di demotivazione generale compromettendo spesso e a volte anche irreparabilmente il nostro lavoro e i nostri obiettivi finali.