Perdere grasso

(di Claudio Tozzi Olympian's News)


COME PERDERE TUTTO IL GRASSO SENZA EFEDRINA !


Tutto quello che dovete sapere sulla corretta strategia per ottenere addominali a "tartaruga" senza ridurvi ad una larva senza muscoli. Tutto sulla fisiologia, la nutrizione, l'allenamento e l'attività aerobica che caratterizzano il vero dimagrimento. ci sono veramente integratori non-doping che aiutano a togliere l'adipe in eccesso?


Avete mai visto la pubblicità televisiva dell' incredibile attrezzo per gli addominali AB-FLEX? Con un pezzo di plastica che permette un movimento isometrico, ci vogliono far credere che possiamo avere addominali scolpiti come quelli dei loro modelli! Naturalmente a nessuno di voi lettori è venuto in mente di comprare questo attrezzo (l'isometria da sola non ha mai fatto crescere nessun addominale e tantomeno ha tolto 10-20 kg di grasso!) ma in quest'articolo cercherò di aiutarvi ad ottenere gli stessi risultati, in una maniera sicuramente più laboriosa, ma più vicina alla realtà. E chiaro che ottenere una definizione natural non è facilissimo (altrimenti non esisterebbe quella NON NATURAL!). Il grasso corporeo ha funzioni assolutamente fondamentali nel nostro organismo e addirittura se è troppo basso, tra le altre cose, può causare la "caduta" dei reni (specialmente il destro), in quanto sostenuti da cuscinetti d'adipe.
Dimenticate anche le incredibili striature sui glutei, la vascolarizzazione degna della rete Italgas e la spaventosa qualità muscolare che trovate sulle pur splendide foto di FLEX, MUSCLE & FITNESS e compagnia bella.
Qui stiamo parlando di uno sport terrestre, il NATURAL BODYBUILDING, che affida tutti i suoi risultati solo ad allenamento/alimentazione/recupero: in pratica un' altra disciplina.
Se i farmaci fanno aumentare in modo importante la massa muscolare, agiscono anche nello stesso devastante modo sulla definizione, quindi togliamoci dalla testa i tubi del metano sul bicipite e diamoci degli obiettivi che riguardano essenzialmente il nostro pianeta. La ricerca della giusta definizione si basa essenzialmente sull' ottimizzazione di due parametri fondamentali: nutrizione e attività aerobica.
L' allenamento con i pesi mirato alla qualità muscolare, anche se anch'esso ovviamente importante, non incide più del 20% sul risultato complessivo finale. Ma prima di entrare nello specifico vediamo di fare un discorso più generale
per quanto riguarda il dimagrimento. L'obiettivo del natural bodybuilder non deve essere semplicemente perdere peso sulla bilancia, ma cercare di abbassare il grasso corporeo limitando al massimo la perdita di massa muscolare.


" IL GRASSO CORPOREO HA FUNZIONI ASSOLUTAMENTE FONDAMENTALI NEL NOSTRO ORGANISMO "

 

Infatti, esiste un detto, "tutte le diete funzionano, nessuna dieta funziona", cioè e quasi impossibile, anche calcolando tutto al millimetro, dimagrire di grasso senza intaccare sia pure una piccola parte di massa muscolare, specialmente se non si assumono steroidi. Il nostro compito sarà quindi di dimagrire cercando di perdere meno muscolo possibile, ma la cosa non è semplicissima. Ma vediamo cosa ci dice la fisiologia a proposito di grasso, per poi partire praticamente alla ricerca dell'agognata definizione. L' adipe del nostro corpo è inserito quasi totalmente in cellule specializzate, gli adipociti. Hanno una forma tondeggiante e hanno un diametro che può andare da pochi millesimi di millimetro fino a quasi 200 micron. Nel nostro tessuto sotto la pelle (il cosiddetto sottocutaneo), abbiamo uno strato di grasso formato da adipociti tanto più grandi quanto è più alta la percentuale di grasso del nostro organismo. Ognuno degli adipociti può contenere quantità variabili di grasso e si possono immaginare come tanti palloncini attaccati tra loro. Quando ci mettiamo a dieta e/o facciamo attività aerobica e cominciamo a dimagrire, molti adipociti perdono grasso, quando invece mangiamo a ruota libera e ingrassiamo, la maggior parte di queste cellule aumenta il contenuto lipidico. Purtroppo questo meccanismo è il risultato dell'adattamento alle proibitive condizioni che i nostri progenitori avevano svariate migliaia di anni fa. La scarsa disponibilità di cibo ha fatto sì che il nostro organismo abbia dotato gli adipociti di ottime capacità di aumentare il loro contenuto di grasso, ma di una scarsa propensione al rilascio. In pratica se c'è disponibilità l'adipocita "mette in cascina più fieno" (cioè più grasso) possibile, mentre anche se è costretto a rilasciarlo, lo fa molto lentamente. Ecco perché è più facile ingrassare che dimagrire. I grassi contenuti negli adipociti sono trigliceridi, cioè delle molecole formate da glicerolo e tre acidi grassi e hanno la caratteristica di non poter uscire dalla cellula adiposa senza essere prima smembrati. A questo particolare lavoro sono deputati specifici enzimi situati all'interno degli adipociti, denominati "lipolitici". In pratica i trigliceridi non possono fuoriuscire dalla cellula senza l'intervento di questi enzimi, in quanto le aperture della membrana della cellula sono più piccole della molecola di grasso intera, ma non dei singoli componenti della stessa. Quindi il nostro compito è quello di scoprire:

• I nutrienti che facilitano l'ingresso del grasso negli adipociti, in modo da studiare il modo di limitarli o modularli;
• I modi di attivazione degli enzimi lipolihci

La liposintesi, cioè la "fabbricazione" di nuove molecole di grasso viene attivata quando l'insulina (l'ormone del pancreas deputato al controllo della glicemia) è alta e ciò accade specialmente dopo un pasto molto ricco di carboidrati. L'innalzamento di questo ormone provoca:

• L'aumento della permeabilità della membrana degli adipociti, causando così un aumento di incorporazione lipidica;
• L'attivazione della liposintesi, cioè degli enzimi che trasformano le molecole entrate nell'adipocita in trigliceridi.

Tra l'altro recentemente è stato scoperto un gene, chiamato con non molta fantasia FAT (grasso), che specifica un enzima che elabora l'insulina. Se questo gene è difettoso nei topi provoca la tendenza al sovrappeso.


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